PALERMO (ITALPRESS) – Fare rete per il riconoscimento precoce, la diagnosi e la gestione delle infezioni severe e delle sepsi mediante approcci innovativi e multidisciplinari: questa la missione di SIS-NET -Severe Infections and Sepsis clinical NEtwork, progetto in ambito Pnrr di cui l’Università di Palermo, vincitrice di bando a cascata, è capofila. SIS-NET è un’iniziativa strategica che coinvolge 17 partner tra Università, IRCCS, Aziende ospedaliere e Società scientifiche. Il responsabile scientifico del progetto, Antonino Giarratano, Professore Ordinario di Anestesiologia afferente al Dipartimento MePreCC diretto da Giorgio Stassi, sta coordinando le attività di oltre 50 ricercatori, grazie anche alla collaborazione di Giovanni Giammanco, Matilde Todaro, Antonio Cascio e Mario Giuffrè, afferenti al capofila Unipa e referenti delle aree microbiologica, immunologica, infettivologica e pediatrica e dell’area amministrativa del dipartimento Me.Pre.CC.
Al Marina Convention Centre di Palermo si è tenuto un incontro per fare il punto sui risultati ottenuti dal progetto, finanziato dal ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del partenariato Inf-Act: tre giorni di confronto per parlare di quanto già fatto e quanto ancora c’è da fare in termini di condivisione delle risorse e scambio di dati per l’identificazione e il monitoraggio di infezioni gravi e sepsi da agenti patogeni acquisiti sia in comunità che in ospedale.
All’apertura dei lavori hanno preso parte tra gli altri il responsabile scientifico del progetto Antonello Giarratano, la direttrice generale del Policlinico Maria Grazia Furnari, l’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni e il prorettore alla Ricerca dell’Università di Palermo Andrea Pace.
“Il progetto prevedeva la creazione delle reti cliniche e il monitoraggio con dei protocolli di ricerca di ben 16 centri partner sulle polmoniti comunitarie, infezioni molto gravi che portano spesso il paziente a essere ricoverato in ospedale, in malattie infettive, ma nei casi più gravi anche in terapia intensiva – ha detto Giarratano -. Siamo al 50% dell’arruolamento, lo completeremo entro ottobre/novembre”.
“Da dg dell’Azienda sanitaria che ospita il progetto, non posso che essere contenta dell’obiettivo che si pone e dei risultati che man mano si stanno raggiungendo, ovvero organizzare una rete multidisciplinare di centri che hanno l’obiettivo di individuare i marcatori per poter prevenire anche le infezioni e addivenire a delle cure di precisione sui pazienti – ha sottolineato Furnari -. Con questo progetto i ricercatori aiuteranno l’assistenza sanitaria, il sociale, l’economia sanitaria, a sconfiggere la sepsi, un problema emergenziale per la sanità”.
Per Andrea Pace, Prorettore alla Ricerca dell’Università di Palermo, “siamo già a un buon punto del progetto, un progetto di rete che resterà al servizio del Paese anche al termine del Pnrr. L’Università di Palermo ha ricevuto 100 milioni di euro su varie progettualità, dal manifatturiero all’energia all’economia sostenibile, un ampio spettro di opportunità che continuerà a valle con un finanziamento ulteriore del ministero che copre 2026, 2027 e parte del 2028. Quindi questa – conclude Pace – è un’azione di sistema messa in rete dalla ricerca italiana”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).
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