BERGAMO (ITALPRESS) – Torino ospiterà a giugno la prossima edizione di The World’s 50 Best Restaurants, l’evento gastronomico più prestigioso e influente a livello globale per il fine dining. Per la prima volta nella sua storia, questa celebrazione approda in Italia, grazie alla collaborazione con Regione Piemonte, e porterà sotto i riflettori internazionali il patrimonio culinario e culturale del nostro Paese. Un plauso va ad Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, per aver creduto nella forza strategica di questo evento e per averne sostenuto con determinazione la candidatura, dando seguito all’iniziativa con lungimiranza e visione.
La cerimonia di premiazione si terrà il 19 giugno, rivelando la classifica dei 50 migliori ristoranti al mondo. Roberta Garibaldi – docente all’Università di Bergamo, presidente di Aite-Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e autrice del report annuale sul turismo enogastronomico in Italia – che ha guidato l’ottenimento della candidatura con Federico Ceretto e Massimo Bottura, prima che Regione Piemonte prendesse il timone, ne illustra gli impatti attesi. L’evento, con la sua capacità di amplificare la visibilità globale, porta con sé impatti strategici su più livelli. Il primo livello riguarda i KPI della comunicazione, con una copertura mediatica internazionale che attirerà l’attenzione su Torino e sull’Italia. Prendendo esempio dall’edizione di Valencia 2023, che ha raggiunto un valore equivalente pubblicitario (AVE) di 106 milioni di dollari, in aumento rispetto alle edizioni precedenti (furono 95,5 milioni di dollari per Londra 2022, 97 milioni di dollari per Anversa 2021 e 72,7 milioni per Singapore 2019), con oltre 12.000 articoli pubblicati e 89 milioni di impressioni sui social media, l’impatto mediatico previsto per Torino e l’Italia può essere straordinario. Questa attenzione permetterà di consolidare ulteriormente l’immagine dell’Italia come punto di riferimento globale del settore della gastronomia.
Il secondo livello di impatto è rappresentato dalla presenza fisica dei 1.200 ospiti, tra cui alcuni dei più importanti attori mondiali del settore gastronomico. Questa partecipazione su Valencia ha generato benefici economici diretti per la città, stimati in 5 milioni di dollari, grazie a oltre 800 voli internazionali, 5.500 pernottamenti e oltre 10.000 pasti consumati in loco. Il terzo livello di impatto riguarda la legacy a lungo termine. La presenza di oltre 1000 tra le persone più influenti della gastronomia nel nostro Paese offre una straordinaria opportunità per l’Italia: molti ospiti coglieranno l’occasione per approfondire la conoscenza delle nostre eccellenze enogastronomiche, scoprendo ristoranti, produttori locali e destinazioni meno conosciute. La sfida sarà quella di prolungare la loro permanenza, invitandoli a esplorare mete inedite e attività che si possono apprezzare anche in bassa stagione, offrendo ai media internazionali una prospettiva nuova e completa del nostro territorio.
“Non va dimenticato – dichiara Roberta Garibaldi – l’impatto diretto che la classifica dei 50 Best ha avuto sullo sviluppo della gastronomia mondiale, contribuendo a far emergere cucine e culture culinarie, come quelle nord-europea e sudamericana. La visibilità offerta dall’evento influenza i gusti e le tendenze gastronomiche e la domanda di prodotti tipici dei territori coinvolti. In questo senso, è fondamentale costruire una rete solida di collaborazione a livello nazionale, affinché l’Italia possa cogliere a pieno le opportunità generate dall’evento, mostrando la diversità e l’eccellenza del nostro patrimonio culinario e produttivo”. Il calendario dell’edizione 2025 includerà un ricco programma di eventi aperti sia al pubblico che ai professionisti, posizionando Torino come epicentro della gastronomia internazionale. Tra questi, il #50BestTalks, un forum sui temi emergenti della ristorazione; le 50 Best Signature Sessions, cene collaborative tra chef internazionali e talenti locali; e una grande festa che celebrerà le eccellenze enogastronomiche nostrane. L’evento culminerà con la premiazione, durante vedremo la classifica composta dai 1.200 giurati da tutto il mondo che hanno selezionato i migliori ristoranti degli ultimi 18 mesi, premiando creatività, qualità e innovazione”.
“Una simile opportunità deve essere colta da tutti i player coinvolti nel mondo dell’enogastronomia e del fine dining, per comunicare al gotha della stampa internazionale presente a Torino durante The World’s 50 Best Restaurants l’eccellenza italiana, ancor più in un anno che si concluderà con l’atteso pronunciamento dell’Unesco sulla cucina italiana come patrimonio mondiale dell’umanità. L’importanza dell’evento supera i confini territoriali di Torino e del Piemonte, esattamente come l’Expo 2015 di Milano superava quelli della Lombardia e del suo capoluogo, per rappresentare un momento di consacrazione dei risultati raggiunti nel nostro Paese e un forte boost di immagine, prestigio ed economia per il sistema-Italia, esattamente come avvenne dieci anni fa per l’esposizione milanese. Per questa ragione – conclude Garibaldi – auspico che tutte le forze in gioco (amministrazioni pubbliche nazionali e locali, imprese, consorzi e associazioni del mondo enogastronomico) investano energie e risorse su Torino 2025, superando eventuali divisioni e riuscendo a prolungare il soggiorno in Italia dei nostri ospiti internazionali, i quali potranno diventare così i più convinti sostenitori e ambassador del brand Italia”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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