ROMA (ITALPRESS) – “Grazie di cuore a tutte e a tutti. Guardate questa piazza. Guardatevi. Questa è la Cisl. Siete voi”. Con queste parole la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, ha aperto oggi a Roma il suo intervento dal palco della manifestazione nazionale della Cisl, davanti a migliaia di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani, delegate e delegati provenienti da tutta Italia. “Sono i volti, le storie, la fatica e la dignità di milioni di lavoratrici e lavoratori, di pensionate e pensionati, di giovani che non si arrendono. Siamo qui perché vogliamo cambiare il domani, non subirlo. Siamo qui non per una semplice testimonianza, ma per orgoglio. Perché la Cisl c’è. C’è sempre stata. C’è oggi. E ci sarà domani”.
Nel suo lungo intervento, Fumarola ha ribadito la natura e la missione della Cisl: “Questa non è una piazza “contro”. Questa è la piazza della responsabilità. La piazza della Cisl”. La segretaria generale ha affrontato il quadro internazionale, partendo dalla guerra in Ucraina: “Da quattro inverni, la guerra è tornata nel cuore dell’Europa. Perché l’Ucraina è Europa. Difendere Kiev non è geopolitica: è libertà contro prepotenza. È democrazia contro autocrazia. È diritto contro violenza”. Citato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Appare insensata la pace evocata da parte di chi, muovendo guerra, pretende in realtà di imporre le proprie condizioni”.
Un richiamo forte anche al Medio Oriente: “Due popoli, due Stati. Non è uno slogan. È l’unica strada”. Ampio spazio è stato dedicato alle grandi trasformazioni in corso, dalla crisi climatica all’intelligenza artificiale: “Noi non siamo quelli del “si fermi tutto”. Noi siamo quelli che dicono: l’Intelligenza Artificiale governiamola. Contrattiamola. Ma serve una cosa su tutte: che la persona non venga mai dopo l’algoritmo”
. Fumarola ha poi descritto le difficoltà quotidiane che attraversano il Paese: salari insufficienti, caro vita, sanità pubblica in affanno, precarietà giovanile, divari di genere, pensioni erose dall’inflazione, non autosufficienza, sicurezza sul lavoro. “Ogni morte sul lavoro non è una fatalità: è una vergogna nazionale”. Rivendicato con forza il ruolo della Cisl come sindacato autonomo e riformista: “Noi non siamo il sindacato del “tanto peggio, tanto meglio”. Siamo il sindacato dell’autonomia. Liberi. Non subalterni a nessuno. Siamo il sindacato che preferisce una conquista vera a cento comunicati stampa”.
Nel passaggio dedicato alla Legge di Bilancio, la segretaria generale ha riconosciuto gli elementi positivi ottenuti anche grazie all’azione sindacale – dal taglio dell’Irpef ai premi di produttività, dalla sanità alla ZES unica – ma ha evidenziato le criticità ancora aperte. Particolare preoccupazione è stata espressa per il mancato rifinanziamento del Fondo sulla partecipazione: “La partecipazione non si umilia. Ci rivolgiamo alla Presidente Meloni: rifinanziare presto e rifinanziare tutto. Diversamente la Cisl saprà alzare in ben altro modo le bandiere”. Tra le priorità indicate: scuola, università e ricerca, politiche contro la povertà, non autosufficienza, pensioni più eque, una vera politica industriale e una strategia nazionale per il dopo PNRR.
Cuore della proposta Cisl è il “Patto della Responsabilità”, fondato su partecipazione, concertazione e corresponsabilità tra istituzioni, lavoro e impresa. Tre i cantieri indicati: 1. salari più alti e contrattazione di prossimità; 2. nuove tutele e uno Statuto della persona nel mercato del lavoro; 3. piena attuazione e rifinanziamento della legge sulla partecipazione. Un appello è stato rivolto anche al mondo delle imprese, alla politica e alle altre organizzazioni sindacali: “La sfida non è negoziare contro, ma costruire insieme. O il lavoro torna protagonista o altro occuperà quello spazio”. In chiusura, l’immagine della piazza come messaggio al Paese: “Questa piazza non è un luogo: è un messaggio. Una forza tranquilla, ma ostinata. Una forza che non accetta l’idea che il futuro sia scritto altrove”. L’intervento si è concluso con un appello all’unità e alla speranza: “Il futuro non si aspetta, non si appalta: si costruisce. Avanti Cisl. Avanti insieme. Viva l’Italia! Viva la Cisl!”.
– Foto xs5/Italpress –
(ITALPRESS).
Ti è piaciuto questo articolo?
Total votes: 0
Upvotes: 0
Upvotes percentage: 0.000000%
Downvotes: 0
Downvotes percentage: 0.000000%


