Scuola d’Italia, successo per il programma con LensCrafters

Da pochi giorni si è concluso, presso gli uffici newyorkesi di LensCrafters, del gruppo internazionale EssilorLuxottica, il Future Leaders Program, l’ambizioso percorso formativo d’eccellenza che ha visto protagonisti gli studenti della Scuola d’Italia “Guglielmo Marconi”. Il Future Leaders Program ha messo in contatto, per otto intense settimane, il mondo della scuola con quello dell’impresa, contribuendo a far entrare in contatto i potenziali dirigenti di domani con la realtà di una grande impresa di oggi.

Il progetto ha coinvolto un team selezionato di leader e professionisti di LensCrafters, che hanno lavorato fianco a fianco con gli studenti in un percorso di mentorship e apprendimento attivo. I ragazzi sono stati divisi in tre gruppi e si sono cimentati con un vero e proprio business case da risolvere, affrontando le sfide tipiche di un’azienda globale e confrontandosi con i dipartimenti chiave: risorse umane, marketing e finance.

Durante l’evento finale di ieri, ciascun gruppo ha presentato la propria soluzione strategica davanti all’Executive Leadership Team dell’azienda. È  stato un momento suggestivo, non solo per la competizione in sé, ma per l’opportunità di potersi confrontare, con la propria visione e le proprie idee, con professionisti di alto livello. A seguire, è stato annunciato il team vincitore, che ha ricevuto riconoscimenti e applausi. Tutti i partecipanti hanno lasciato l’evento forti di un’esperienza unica che ha fornito loro un bagaglio di competenze che va ben al di là di quello che solitamente si apprende sui banchi di scuola.

L’iniziativa, promossa e sostenuta con entusiasmo dal Presidente di LensCrafters, Alfonso Cerullo, ha rappresentato un’occasione preziosa per gli studenti di vivere un’esperienza immersiva, concreta e sfidante. Cerullo ha spiegato il senso profondo che lo ha spinto a lanciare il programma: “Devo essere onesto: dopo i primi anni di lavoro, in cui l’obiettivo è formarti, accumulare competenze e costruirti una carriera, arriva un momento in cui senti il bisogno di restituire qualcosa. Restituire le skills, le esperienze, alle nuove generazioni. Questo è stato uno dei motivi principali per cui ho voluto creare questo progetto.”

Oltre alla motivazione personale, Cerullo ha voluto sottolineare l’importanza del legame con la Scuola d’Italia: “Con la Scuola d’Italia, che rappresenta l’italianità qui a New York, abbiamo un rapporto speciale. La partnership con questa istituzione è stata fondamentale, e ci ha permesso di costruire qualcosa che ha davvero lasciato il segno.”

Per molti dei partecipanti, sia studenti che mentori, il momento più toccante è stato proprio la giornata finale. Cerullo non ha nascosto la sua emozione: “Il momento più significativo? Devo essere onesto: la presentazione finale. Vedere studenti dai 14 ai 17 anni approcciare tematiche complesse in modo olistico, integrato, e presentare business plan con il ritorno sugli investimenti… ti posso garantire che non hanno detto stupidaggini. Erano analisi strutturate, sensate, presentate con competenza. È stato davvero un successo.”

Uno degli aspetti più apprezzati, ha raccontato ancora Cerullo, è stato il modo in cui gli studenti si sono responsabilizzati: “Una delle cose che mi ha reso più felice è vedere che ogni ragazzo si è scelto la parte su cui voleva lavorare perché la sentiva affine alle sue capacità, al suo stile, alla sua professionalità. Questo vuol dire che già a quell’età si ha un’idea, anche vaga, della direzione che si vuole prendere. E questo può cambiare profondamente le scelte future.”

Il programma formativo ha creato inoltre connessioni autentiche tra gli studenti e i professionisti coinvolti. “È facile dire che i ragazzi hanno imparato tanto dai professionisti, ma da un punto di vista umano sono stati proprio loro a dare tantissimo a noi. Alcuni dei nostri leader oggi hanno preso un volo solo per essere presenti alla presentazione finale. Non lavorano in questo ufficio. Ma erano qui. Questo dice tutto sull’impatto che ha avuto il progetto.”

In rappresentanza della scuola c’era Anthony Martire, Coordinatore di Liceo della Scuola d’Italia, che ha raccontato l’esperienza dal punto di vista degli studenti, sottolineando quanto il programma abbia accresciuto la consapevolezza, l’intraprendenza e il senso di responsabilità di ciascuno.

Quanto al futuro del programma, Cerullo è cauto, ma ottimista: “Sono un po’ scaramantico e non mi piace annunciare troppo in anticipo. Ma sì, l’idea è quella di continuare. Come gruppo EssilorLuxottica, che è un’azienda italo-francese ma con un cuore internazionale, crediamo che far parte della formazione dei futuri leader sia una missione che vale il nostro impegno.”

Per gli studenti della Scuola d’Italia, il Future Leaders Program non è stato solo un laboratorio di apprendimento: è stato un vero trampolino di lancio. Un’occasione per immaginarsi e iniziare a costruirsi come i protagonisti del domani.

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